
Humberstone (Cile)
Humberstone, in Cile, è una città abbandonata che testimonia il passato industriale e minerario del paese. Fondata alla fine del XIX secolo, era una fiorente città mineraria di salnitro con una crescente popolazione di lavoratori e delle loro famiglie. Aveva scuole, teatri, chiese e persino una piscina. Tuttavia, con il declino dell’industria del salnitro e l’introduzione di nuove tecnologie, Humberstone iniziò a perdere la sua importanza e fu abbandonata negli anni Sessanta. Oggi è un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e un museo industriale che permette ai visitatori di esplorare le sue strutture in rovina e di conoscere il suo passato di salineria.

Agdam (Azerbaigian)
Agdam, situata in Azerbaigian, è una città abbandonata che porta le cicatrici di un conflitto devastante. Un tempo prospera città della regione del Nagorno-Karabakh, fu occupata e distrutta dalle forze armene durante la guerra tra Azerbaigian e Armenia negli anni Novanta. La popolazione di Agdam fu costretta ad abbandonare la città, che fu lasciata in rovina e desolata. Oggi Agdam è conosciuta come la «Hiroshima del Caucaso», con edifici distrutti e un’atmosfera straziante che ricorda le conseguenze della guerra e delle dispute territoriali nella regione.

Al-Ula (Arabia Saudita)
La città abbandonata di Al-Ula, situata in Arabia Saudita, è un tesoro storico e culturale che ha visto secoli di civiltà. I suoi splendidi paesaggi desertici sono costellati di antiche tombe, petroglifi e insediamenti nabatei scavati nella roccia. La città di Madain Saleh, patrimonio mondiale dell’UNESCO, spicca con le sue tombe monumentali e i suoi rilievi unici. Al-Ula ospita anche l’antica città di Dadan, un importante centro commerciale e religioso dell’antichità.

Animas Forks (Stati Uniti)
Animas Forks, situata sulle San Juan Mountains del Colorado, negli Stati Uniti, è una città abbandonata che offre uno sguardo al passato del selvaggio West. Fondata nel 1870 come fiorente campo di estrazione dell’argento, la città raggiunse il suo massimo splendore nel 1880. Vantava negozi, alberghi, scuole e persino un giornale. Tuttavia, con il declino dell’industria mineraria, la città iniziò a spopolarsi e fu abbandonata all’inizio del XX secolo.

Balestrino (Italia)
Balestrino, in Italia, è un borgo abbandonato che evoca un’atmosfera misteriosa e malinconica. Questo antico borgo medievale si trova in Liguria ed è stato gradualmente abbandonato nel corso del XIX secolo a causa dell’instabilità del terreno e delle frane. Le strade acciottolate e le rovine delle vecchie case e degli edifici sono state recuperate dalla natura, creando un paesaggio affascinante. Nonostante l’abbandono, Balestrino continua ad attrarre visitatori curiosi e amanti della storia, che possono esplorare i suoi stretti vicoli e ammirare le viste panoramiche del paesaggio circostante.

Isola di Hashima (Giappone)
L’isola di Hashima, nota anche come Gunkanjima, è una piccola isola abbandonata al largo della costa di Nagasaki, in Giappone. Per gran parte del XX secolo, l’isola è stata un fiorente centro di estrazione del carbone, diventando uno dei luoghi più densamente popolati del mondo. Tuttavia, con il declino dell’industria del carbone, l’isola fu abbandonata nel 1974. Oggi, le strutture in rovina e gli edifici abbandonati di Hashima attirano i turisti, che possono esplorare le sue strade deserte e avere uno sguardo unico su una comunità industriale abbandonata in mezzo al mare.

Kadykchan (Russia)
Kadykchan, in Russia, è una città abbandonata che rappresenta l’eredità dell’industria mineraria e del collasso economico della regione. Fondata negli anni ’30, era un prospero insediamento minerario nella regione di Magadan. Tuttavia, con il declino dell’industria e l’esaurimento dei giacimenti, la città ha iniziato a perdere la sua vitalità. Negli anni ’90, la maggior parte dei residenti ha lasciato Kadykchan a causa della mancanza di opportunità economiche. Oggi la città giace in rovina e la natura si è ripresa gran parte del suo spazio, lasciando un paesaggio desolato che mostra le conseguenze della deindustrializzazione.

Kayakoy (Turchia)
Kayaköy, in Turchia, è una città abbandonata che racconta una storia di mescolanza e sradicamento culturale. Un tempo conosciuta come Levissi, era una fiorente comunità greca con una ricca storia risalente all’epoca bizantina. Tuttavia, dopo la guerra greco-turca del 1919-1922 e lo scambio di popolazione, i greci furono espulsi e la città fu abbandonata. Oggi Kayaköy è una popolare destinazione turistica, con le sue antiche case in pietra in rovina che offrono uno sguardo alla storia e l’opportunità di esplorare il passato multiculturale della regione.

Craco (Italia)
Craco, situata nella regione Basilicata, è una città abbandonata con una storia affascinante. Questa antica città fu fondata nell’VIII secolo e presenta un’architettura medievale unica, con strade di ciottoli, chiese e castelli. Tuttavia, a causa di problemi di erosione del suolo e di disastri naturali, come terremoti e frane, la popolazione è stata costretta ad abbandonare la città negli anni ’60. Nonostante l’abbandono, Craco è stata teatro di diverse produzioni cinematografiche ed è diventata un’attrazione turistica, affascinando i visitatori con la sua atmosfera malinconica e le rovine di un passato ricco di storia.

Kennecott (Stati Uniti)
Kennecott, situata in Alaska, negli Stati Uniti, è una città abbandonata con una storia affascinante. È sorta all’inizio del XX secolo come un fiorente campo di estrazione del rame. La miniera di Kennecott era una delle più grandi e ricche del mondo e attirava migliaia di lavoratori e le loro famiglie. La città aveva una scuola, un ospedale, negozi e persino un campo da tennis. Tuttavia, il calo dei prezzi del rame portò alla chiusura della miniera negli anni ’30 e la città fu abbandonata.

Kolmanskop (Namibia)
Kolmanskop, situata nel deserto del Namib, in Namibia, è una città abbandonata che racconta una storia di ricchezza e decadenza. Fondata all’inizio del XX secolo grazie alla scoperta di diamanti, divenne una fiorente città mineraria. I coloni tedeschi costruirono ville lussuose, un casinò, una scuola e persino una pista di pattinaggio. Tuttavia, con l’esaurimento dei giacimenti di diamanti, la città iniziò a decadere e fu abbandonata negli anni Cinquanta.

Oradour-sur-Glane (Francia)
Oradour-sur-Glane, in Francia, è una città abbandonata che porta con sé il triste ricordo della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944, durante l’occupazione nazista, la città fu teatro di un brutale massacro in cui furono uccisi più di 600 abitanti, tra cui uomini, donne e bambini. In ricordo di quell’orrore, si decise di non ricostruire la città, lasciando le sue rovine come testimonianza permanente. Oggi Oradour-sur-Glane è diventata un sito commemorativo, visitato da persone di tutto il mondo per onorare le vittime e ricordare gli orrori della guerra.

Plymouth (Montserrat)
Plymouth, situata sull’isola di Montserrat, è una città abbandonata che è stata sepolta dalla devastante eruzione del vulcano Soufrière Hills nel 1995. Prima dell’eruzione, era la capitale e il centro economico di Montserrat. Tuttavia, l’attività vulcanica costrinse all’evacuazione della popolazione e la città fu sommersa da cenere e lava. Oggi Plymouth è conosciuta come la «città fantasma dei Caraibi». Le sue strade e i suoi edifici sono coperti di macerie e la città si trova in una zona di esclusione, un triste promemoria della forza della natura e dell’impatto duraturo dei disastri naturali.

Isola di Ross (India)
Ross Island, situata nelle isole Andamane dell’India, è un insediamento abbandonato che porta con sé la storia coloniale britannica. Durante il dominio britannico, l’isola era la sede amministrativa delle Andamane ed era conosciuta come la «Parigi dell’Est». Vantava palazzi lussuosi, chiese, un club sociale e un ospedale. Tuttavia, dopo i danni subiti durante il terremoto del 1941 e la Seconda Guerra Mondiale, la città fu abbandonata. Oggi, Ross Island è un’attrazione turistica con le sue rovine ricoperte di vegetazione, che raccontano la storia dell’epoca coloniale e offrono uno sguardo affascinante sul passato.

Virginia City (Stati Uniti)
Virginia City, situata in Nevada, negli Stati Uniti, è una città abbandonata che evoca la corsa all’oro e l’epoca della frontiera. Fondata nel 1859, la città divenne un fiorente centro minerario durante la corsa all’argento. Le sue strade acciottolate, gli edifici in stile vittoriano e i saloon pieni di storia trasportano i visitatori indietro nel tempo. Virginia City ha ospitato personaggi famosi come Mark Twain ed è stata teatro del Comstock Lode, una delle più grandi bonifiche d’argento del mondo. Oggi i turisti possono esplorare le sue miniere, i suoi musei e partecipare a eventi a tema che fanno rivivere il suo glorioso passato.