10 leggende metropolitane che vi incuriosiranno
Le leggende metropolitane ci incuriosiscono così tanto perché rispondono al nostro bisogno di risolvere l’incertezza e di dare un senso a ciò che ci circonda. Quando ascoltiamo o leggiamo queste storie, ci sentiamo parte di una comunità che condivide valori, paure e fantasie. Ecco 10 leggende metropolitane che sicuramente vi incuriosiranno.
L’uomo con l’uncino
Una coppia di adolescenti si trova in un’auto parcheggiata in un luogo isolato. Sentono alla radio che un assassino con un uncino al posto della mano è fuggito da un manicomio vicino. Il ragazzo vuole approfittare della situazione per entrare in intimità con la ragazza, ma lei ha paura e gli chiede di andarsene. Lui si rifiuta e le dice che non c’è nulla di cui aver paura. Lei insiste e lui, arrabbiato, mette in moto l’auto e parte. Quando arriva a casa della ragazza, scende dall’auto per aprire la portiera e vede con orrore un uncino insanguinato sulla maniglia dell’auto.
L’autostoppista fantasma
La sua leggenda è stata raccontata in paesi e tempi diversi, adattata a diversi mezzi di trasporto. Consiste in un autista che raccoglie una donna che fa l’autostop sul ciglio di una strada. Lei sale in macchina e gli comunica la destinazione. Quando arrivano a una curva pericolosa, la donna lo avverte del rischio e gli racconta di essere morta in un incidente avvenuto lì anni prima. Quando l’autista supera la curva, la donna è scomparsa senza lasciare traccia. Più tardi, l’autista viene a sapere che una donna con le stesse caratteristiche dell’autostoppista è morta lì.
Non solo i cani leccano
Questa leggenda è ambientata in una piccola città della Francia e racconta la storia di una bambina di 9 anni, figlia di una coppia di coniugi ricchi e potenti. I genitori le comprarono un cane per proteggerla e farle compagnia quando andavano a feste e cene. Il cane dormiva sotto il letto della bambina e quando la notte aveva paura, le cadeva la mano e il cane la leccava per rassicurarla. Una notte, dopo aver sentito strani rumori in casa, la ragazza fece lo stesso e sentì la lingua del cane nella sua mano. Tuttavia, quando si è svegliata il giorno dopo, ha trovato il suo animale smembrato in salotto e un graffito fatto con il suo sangue sul muro che recitava: non solo i cani leccano.
Casa Matusita
Questa leggenda è ambientata a Lima, in Perù, e racconta la storia di una casa a due piani in cui si verificano fenomeni paranormali. Secondo la leggenda, in questa casa viveva un uomo malvagio che maltrattava e abusava dei suoi due servi. Un giorno, mentre il proprietario stava pranzando con alcuni ospiti, i domestici decisero di vendicarsi e gli servirono un pasto avvelenato che causò allucinazioni e follia. I commensali si attaccarono a vicenda e morirono in modo orribile. Anche i domestici si suicidarono dopo aver visto ciò che avevano fatto. Da allora la casa è maledetta e nessuno osa entrarvi per paura di subire la stessa sorte.
La noce di cocco
Il cocco è una creatura mostruosa che si nasconde in luoghi bui ed esce di notte per spaventare i bambini che non vogliono dormire o che si comportano male. L’uomo nero può assumere forme diverse, da un brutto vecchio a un animale feroce o a un’ombra minacciosa. Spesso minaccia di portare via i bambini in un sacco o di mangiarli se non obbediscono ai genitori o se mentono. L’uomo nero è stato utilizzato come strumento per educare i bambini attraverso la paura e il senso di colpa.
Il chupacabra
Gli abitanti del Sudamerica sostengono che esiste una creatura con il muso lungo, gli occhi rotondi e le zanne affilate che attacca gli animali, soprattutto le capre. È alta più di un metro, la sua pelle è scura e a volte squamosa. Alcuni sostengono che si tratti di un esperimento genetico fallito, altri che sia un alieno.
Coccodrilli nelle fogne di New York
Si dice che i coccodrilli ciechi e albini vivano nelle fogne della città, nutrendosi di ratti e rifiuti. Secondo la leggenda, qualcuno avrebbe gettato nel water un cucciolo di coccodrillo proveniente dalla Florida o dalla Louisiana. Gli esperti negano che i rettili possano sopravvivere in queste condizioni.
L’uomo nero
L’uomo nero è un essere malvagio che rapisce i bambini che si comportano male o si allontanano dai genitori. L’uomo nero li mette in un grande sacco e li porta in un luogo sconosciuto, dove li tortura o li vende. L’uomo nero può avere qualsiasi aspetto, da quello di un mendicante sporco e cencioso a quello di un signore elegante e cortese. L’uomo nero è stato utilizzato come strumento per educare i bambini alla paura e all’obbedienza.
L’incidente del Passo Diatlov
Questa leggenda si basa su un evento realmente accaduto la mattina presto del 2 febbraio 1959 sui Monti Urali, in Russia. Un gruppo di nove escursionisti esperti si accampò in un’area chiamata Kholat Syakhl, che significa Montagna morta. Per qualche motivo sconosciuto, gli escursionisti lasciarono la tenda in fretta e furia, tagliandola dall’interno e uscendo all’esterno con pochi vestiti e senza scarpe. Alcuni di loro sono morti per ipotermia, altri hanno riportato lesioni interne e fratture e a uno di loro è stata strappata la lingua. Inoltre, sui loro vestiti sono state trovate tracce di radiazioni e alcuni testimoni hanno affermato di aver visto strane luci nel cielo quella notte. Le autorità russe chiusero il caso senza una spiegazione convincente e dichiararono che l’area era limitata per tre anni. Questa leggenda ha generato teorie e speculazioni di ogni tipo su ciò che potrebbe essere accaduto, da attacchi di animali selvatici o militari a incontri con UFO o entità paranormali.
La chiamata dall’interno della casa
Questa leggenda è stata raccontata in diversi paesi e tempi, adattata ai media. Si tratta di una tata o di una ragazza adolescente che viene lasciata sola in una casa a badare ai bambini o a se stessa. Riceve una telefonata da uno sconosciuto che le dice cose minacciose o inquietanti, come che sa dove si trova o che la ucciderà. La ragazza si fa prendere dal panico e chiama la polizia, che le dice di rintracciare la telefonata. Quando lo fa, scopre con orrore che la chiamata proviene dall’interno della casa e che l’assassino si nasconde da qualche parte. La ragazza cerca di scappare o di difendersi, ma di solito è troppo tardi.